Secondo appuntamento della rassegna “D’autunno con il Fondaco 2019”. Questa volta protagonista sarà l’arte di Tintoretto. VENERDI’ 25 OTTOBRE alle ore 18:00 presso il Muso Diocesano di Feltre (BL) lo storico dell’arte MARSEL GROSSO presenta la conferenza “Il giovane Tintoretto. Spazi, contesti e narrazioni intorno al Miracolo dello schiavo

Nell’anno dedicato alle celebrazioni per il cinquecentenario della nascita di Jacopo Tintoretto (1519-1594), la conferenza sarà dedicata all’affascinante tema della giovinezza dell’artista, dagli esordi al Miracolo dello schiavo (1548), il telero destinato alla Scuola Grande di San Marco, oggi conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, con cui dichiara al mondo le sue ambizioni.

 

Attraverso la presentazione di alcune opere che hanno segnato le principali tappe della formazione di Tintoretto, particolare attenzione sarà data all’analisi dello sviluppo del rapporto tra spazio dipinto e figura.
L’argomento affonda le sue radici in quel vitalissimo periodo passato alla storia come Renovatio urbis, dove la scena pittorica veneziana, dominata da Tiziano, Pordenone e Paris Bordon, si rinnova sotto l’urgenza di stimoli manieristici dovuti ai soggiorni in laguna di artisti, architetti e letterati provenienti dall’Italia centrale. Fra questi lo scultore e architetto fiorentino Jacopo Sansovino, al quale il doge Andrea Gritti affiderà il compito di cambiare il volto di Venezia attraverso l’edificazione dei nuovi edifici dell’area marciana, e il suo collega bolognese Sebastiano Serlio, autore di un celebre Trattato di architettura da cui Tintoretto trarrà riflessioni e spunti iconografici per le sue composizioni. Contemporaneamente, il clamore suscitato dal Miracolo dello schiavo segna l’incontro tra l’artista e la letteratura del suo tempo, da cui derivano una serie di relazioni personali che contribuiranno ad alimentarne la fama, tra “consensi e dissensi” (Pallucchini 1950): da Pietro Aretino ad Anton Francesco Doni, da Andrea Calmo a Giorgio Vasari.

 
 
 
 
 

Marcel Grosso è assegnista di ricerca presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova. Si è occupato di pittura veneta del Cinquecento e in particolare di Tiziano, del quale ha ricostruito la fortuna critica nell’Italia meridionale, e in seguito di Vasari, Battista Franco e Tintoretto nel passaggio tra quinto e sesto decennio, in cui si compie anche l’incontro del pittore con la letteratura contemporanea (Aretino, Calmo, Doni). Tra le sue pubblicazioni, Per la fama di Tiziano nella cultura artistica dell’Italia spagnola. Da Milano al viceregno (Udine 2010) e Tintoretto e l’architettura (Marsilio 2018).

 

 
 
 

Immagine di copertina: Jacopo Tintoretto, Miracolo dello schiavo, 1548, Venezia, Gallerie dell’Accademia.

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